“Senza regole di comportamento e di vita, fatte valere giorno per giorno anche nelle piccole cose, non si forma il carattere e non si viene preparati ad affrontare le prove che non mancheranno in futuro. Il rapporto educativo è però anzitutto l’incontro di due libertà e l’educazione ben riuscita è formazione al retto uso della libertà. Man mano che il bambino cresce, diventa un adolescente e poi un giovane; dobbiamo dunque accettare il rischio della libertà, rimanendo sempre attenti ad aiutarlo a correggere idee e scelte sbagliate. Quello che invece non dobbiamo mai fare è assecondarlo negli errori, fingere di non vederli, o peggio condividerli, come se fossero le nuove frontiere del progresso umano.

L’educazione non può dunque fare a meno di quell’autorevolezza che rende credibile l’esercizio dell’autorità. Essa è frutto di esperienza e competenza, ma si acquista soprattutto con la coerenza della propria vita e con il coinvolgimento personale, espressione dell’amore vero. L’educatore è quindi un testimone della verità e del bene: certo, anch’egli è fragile e può mancare, ma cercherà sempre di nuovo di mettersi in sintonia con la sua missione”
(Benedetto XVI)

Le scuole del Patriarcato furono create nel 1847, appena ristabilito il Patriarcato latino. Il Patriarca dell’epoca, Giuseppe Valerga, lo vide come un modo per raggiungere famiglie cristiane in diverse città e villaggi. Ancora oggi, partecipando all’educazione e all’educazione scolastica dei bambini, la Chiesa latina è presente quotidianamente nelle comunità cristiane formate dalle famiglie.

Il Patriarcato, al presente, ha 43 scuole distribuite tra Giordania, Palestina e Israele. Danno lavoro a 1.808 insegnanti, educatori e amministratori e accolgono oltre 19.000 bambini.

In queste istituzioni viene fatto ogni sforzo per garantire agli studenti un ambiente sano e perché ricevano un’istruzione di qualità. L’istruzione è una priorità diocesana perché una buona formazione è fonte di speranza per le generazioni più giovani e le loro famiglie. Per questo il Patriarcato si impegna a fornirlo a tutti i bambini, dall’asilo alla scuola superiore.

Sebbene siano a pagamento, queste scuole sono accessibili a tutti, indipendentemente dal reddito delle famiglie. Pertanto, le famiglie più povere sono esentate dal pagare le tasse scolastiche. Questo accesso all’istruzione per tutti non sarebbe possibile senza le donazioni e il grande sostegno finanziario dei Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.

Oggi, come prima, le scuole latine costituiscono la maggioranza delle scuole cattoliche e cristiane in Palestina. Senza queste scuole, migliaia di bambini cristiani, che vivono in una comunità prevalentemente non cristiana, sarebbero costretti ad andare nelle scuole pubbliche, dove l’atmosfera generale e la mentalità sono totalmente estranee alla fede cristiana. Ad esempio, la domenica, il giorno del Signore, non è una festa.

Le scuole parrocchiali offrono un ambiente migliore per eccellenza per le vocazioni religiose e l’ecumenismo. Dalla loro creazione, queste scuole hanno accolto gli studenti di tutte le comunità e di tutte le confessioni, offrendo loro una solida formazione religiosa, morale e intellettuale.

Le scuole latine lavorano insieme sullo sviluppo umano e sociale delle popolazioni più bisognose. Pertanto, il rafforzamento di queste scuole permette di limitare l’emigrazione cristiana dai villaggi alle città, o persino l’emigrazione internazionale.

PER ADERIRE AL PROGETTO

CAUSALE: SCUOLE PATRIARCALI

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